Socialcom Italia - Gennaio 18, 2017

Snapchat vs Facebook: chi sarà il re dei social nel futuro?

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Tra i nuovi social che sono nati negli ultimi anni, Snapchat è quello che più ha spaventato il Ceo di Facebook, Mark Zuckerberg, che ha provato più volte a comprarlo, senza successo. Ora che la raccolta pubblicitaria sull’app “dei messaggi che scompaiono” aumenta in modo vertiginoso,  crescono i timori di Facebook di perdere in futuro di perdere lo scettro di social “re del social advertising”.

L’analisi del padrone della pubblicità del mondo

La crescita nella raccolta pubblicitaria del social di Evan Spiegel è testimoniata da un dato diffuso da Martin Sorrell su Fortune. Chi è Sorrell? Il capo di WPP, una delle più grandi aziende di advertising nel mondo.  L’amministratore delegato svela che i suoi clienti hanno investito quasi 90 milioni in pubblicità su Snapchat. Decisamente oltre le previsioni (30 milioni) che i più ottimisti immaginavano.

«Facebook è preoccupato. Sa che Snapchat può essere il suo maggiore competitor in futuro», spiega Sorrell.

Chi mangerà il digital advertising

La preoccupazione maggiore è sul digital advertising, sul quale si regge la maggioranza dello strapotere economico di Mark Zuckerberg. Snapchat rischia di toglierli lo scettro, soprattutto in virtù della composizione del suo pubblico: su 150 milioni di utenti attivi, il 50% ha un età tra i 18 e i 24 anni.

D’altronde l’app di Spiegel sta puntando dritto sul campo dell’advertising.  Non a caso proprio in questi giorni ha introdotto due novità per diventare leader incontrastato del social commerce: come il deep linking, la possibilità che l’utente, cliccando su una pubblicità, atterri una pagina del sito web dell’azienda che vende il prodotto, bypassando l’homepage.  E il sistema di auto-fill, form già compilati con le info personali degli utenti per inserire più velocemente i dati quando si effettuano pagamenti.

L’IPO dirà la verità

Per poter concorrere realmente con Zuckerberg, Snapchat ha bisogno di fare un salto di qualità. L’occasione per farlo potrebbe essere l’ingresso in Borsa a una valutazione di 25 miliardi. Solo con i soldi degli azionisti, l’app potrà fare gli investimenti necessari per giungere ai miliardi di raccolta pubblicitaria di Facebook.