Le 5 peggiori bufale del 2017 (e come difendersi)

Nemmeno gli eroi americani sono al riparo dalle bufale. Qualche giorno fa, l’account ufficiale del GOP (Grand Old Party), il Partito Repubblicano statunitense ha condiviso su Twitter questa citazione di Abraham Lincoln:
Peccato che il 16esimo presidente americano non abbia detto, né scritto nulla di simile. Mai. E che dire quando Donald Trump condivide una bufala evidente sul proprio profilo Facebook? O quando una delle sue principali consigliere si inventa di sana pianta un attacco terroristico mai avvenuto? È la post-verità, bellezza. E anche i giornali “tradizionali” ne sono colpiti. Abbiamo visto il caso, clamoroso, del Washington Post, che ha parlato di un cyber-attacco della Russia su suolo americano, anche questo mai avvenuto. O restando in Italia, molti giornali hanno dato la “notizia” del presunto abbattimento della Statua della Libertà.
Le peggiori bufale del 2017
Il 2017 non è cominciato sotto i migliori auspici. Anche in questi primi mesi del 2017, il mondo dell’informazione “ufficiale” non ha brillato: l’abbiamo visto con la storia di Libero e le presunte museruole per “azzittire” le donne musulmane. Ma è il web ad aggiudicarsi, ancora una volta, la palma per la maggior parte di fake news rifilate agli ignari utenti su Facebook e Google. Ecco una selezione di quelle circolate maggiormente in queste prime settimane:
- La più recente: il presunto arresto di J-Ax e Fedez, trovati con 28 grammi di cocaina nella macchina. Il sito che l’ha diffusa è ora in modalità protetta e quindi non vi si può accedere. Si chiama “Rollingstone.live”: come succede spesso, dietro una testata reale (www.rollingstone.it) si nasconde un sito bufalaro.
- Ancora Libero, stavolta versione online. Il 26 gennaio pubblicava un pezzo dal titolo: “Un asteroide ci colpirà il mese prossimo: sulla Terra ci saranno cataclismi”. Andando a leggere all’interno, però, scopriamo che in realtà passerà ad “appena” 51 milioni di chilometri di distanza dal nostro Pianeta.
- Gli eventi drammatici degli ultimi mesi, hanno ispirato invece un post nostalgico sulle presunte doti supereroistiche del regime fascista. “Nel 1930 il terremoto delle Vulture: il governo Mussolini in 3 mesi costruì 3.746 case e ne riparò 5.190“, leggiamo. In realtà, secondo la ricostruzione attenta di BUTAC le “casette” effettivamente realizzate erano meno di mille.
- Tra gli obiettivi “preferiti” dai bufalari ci sono sicuramente i migranti. Tra le peggiori, quella che raccontava di un provvedimento approvato in Senato per concedere la patente gratis a tutti gli immigrati. Ne abbiamo parlato qui.
- Molto suggestive, infine, le foto di Venezia con i canali ghiacciati. Con il freddo record toccato in Italia a inizio anno, in molti hanno condiviso su Facebook le immagini della Serenissima completamente congelata, credendo che fossero vere. In realtà, si trattava di un progetto artistico.
3 step (+1) per difendersi
Abbiamo approfondito le azioni che possiamo compiere sul nostro computer, o sullo smartphone, per difenderci dalla (e contrastare la) proliferazione delle bufale sulla Rete. I primi 3 step, minimi, per capire se una notizia è vera o falsa, sono questi:
- Controlla l’URL: come abbiamo visto, spesso i siti bufalari usano nomi simili a quelli ufficiali (come Libero Quotidiano, per esempio; o il Fatto Quotidaino).
- Controlla su Google: chi altri ne parla? Fai una rapida ricerca su un motore di ricerca, quando leggi una notizia. Se ne parla anche qualche altra fonte affidabile, allora è molto probabile che abbia un fondamento.
- Leggi l’articolo. Un altro punto molto importante: se leggi un titolo sensazionalistico, non fermarti ad esso. E soprattutto, aspetta prima di condividere. Leggi a fondo la notizia: spesso (come nel caso del meteorite su Libero) la verità è “nascosta” nel pezzo.
L’ultimo step? Partecipa al nostro secondo aperitivo! Il prossimo 23 febbraio, alle 0re 19, presso l’Iqos Embassy a Roma, Socialcom terrà un appuntamento intitolato “Misinformation”. Moderatore d’eccezione, Walter Quattrociocchi, studioso che usa la matematica per analizzare il fenomeno delle notizie fake in Rete.
Per partecipare all’evento, invia una mail a info@socialcomitalia.com, indicando il tuo ruolo nel mondo della comunicazione (giornalista, influencer, social media manager e così via) oppure perché sei interessato all’appuntamento.
Per maggiori info, clicca qui.

Italiani in rete: sostenibilità con un occhio al portafogli. Si al Green ma per le auto si preferisce ancora la benzina e il diesel

Sciopero dei Taxi: gli utenti si sfogano sui social e chiedono liberalizzazioni

I cambiamenti climatici irrompono nelle conversazioni social degli italiani

Gli italiani sono stanchi di guerra e Covid: sul web si parla di amori e tradimenti

Framework per l’ottimizzazione della logistica vaccinale in situazioni di emergenza pandemica

Johnny Deep & Amber Heard: il caso che ha infiammato la rete

Gli italiani e l’aumento dei prezzi: sul web corre la preoccupazione

Caro vita: gli italiani si sfogano sul web, cresce la preoccupazione

Vaiolo delle scimmie: la rete in apprensione e la paura di una nuova pandemia

L’importanza di una buona informazione per fronteggiare le sfide future

Italiani in rete: sostenibilità con un occhio al portafogli. Si al Green ma per le auto si preferisce ancora la benzina e il diesel

Sciopero dei Taxi: gli utenti si sfogano sui social e chiedono liberalizzazioni

I cambiamenti climatici irrompono nelle conversazioni social degli italiani

Gli italiani sono stanchi di guerra e Covid: sul web si parla di amori e tradimenti

Framework per l’ottimizzazione della logistica vaccinale in situazioni di emergenza pandemica

Johnny Deep & Amber Heard: il caso che ha infiammato la rete

Gli italiani e l’aumento dei prezzi: sul web corre la preoccupazione
