Socialcom Italia - Dicembre 29, 2016

Facebook, Twitter, Instagram, quale social è più adatto al tuo business?

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I brand sempre più dedicano parte della strategia di business alla presenza sui social e alla costruzione di una community di valore. Infatti le piattaforme offrono degli strumenti semplici e diretti per interagire con i potenziali clienti.

È anche vero però che la presenza sui social come brand segue regole molto diverse rispetto a quelle di un account personale. È necessario che l’azienda scelga contenuti che comunicano messaggi sempre coerenti con la propria mission e il proprio marchio. Ma non solo. Per una campagna social di successo, è necessario selezionare la piattaforma social che più risponde alle esigenze di comunicazione del brand.

Ogni piattaforma è una realtà a sé, con un proprio linguaggio e una community con caratteristiche ben definite. È inutile spammare la propria presenza su tutti i social in modo indistinto e indifferenziato. Bisogna scegliere piuttosto quella che più si avvicina alle esigenze del brand.

A ciascuno il suo social

Orientarsi tra le innumerevoli piattaforme ormai esistenti può essere davvero arduo. E spesso è solo provando che riesci a capire quale piattaforma funziona meglio per il tuo business. Facebook, per esempio, può essere l’ideale se la tua è una piccola azienda con sede fisica. Permette ai tuoi clienti di capire dove sei, gli orari dell’attività e di ricevere tutti i tuoi aggiornamenti su prodotti e offerte.

Se invece la tua strategia di marketing si fonda maggiormente sull’uso dei video, la scelta ricade su Youtube o Instagram (che permette di caricare brevi video e di diffonderli grazie all’uso degli hashtag). Mentre se vendi beni di lusso per gli adolescenti, meglio se opti per Snapchat, che è la piattaforma più utilizzata dagli under 24 che provengono da famiglie di fascia di reddito medio alta.

Come scegliere il canale giusto

QuickSprout offre in un’infografica diverse indicazioni utili.  Ci dice per esempio che LinkedIn e Twitter sono più adatte per business nel B2B. Il social dei cinguettii è anche quello preferito dai business nel campo editoriale. Facebook è quello più trasversale, che abbraccia tutti i business che hanno un prodotto e belle foto da mostrare.

Google + invece è per quei brand che puntano sulla SEO per diffondere i loro contenuti (il social favorisce l’indicizzazione sul motore di ricerca di Google).

YouTube è il canale più adatto per chi fa e-commerce (e ovviamente punta sui video per la sua strategia di comunicazione). Pinterest, che ha un pubblico maggiormente femminile, è la soluzione ideale per chi vende abbigliamento o cibo.

 

 

 infografica-quicksprout

Funziona un approccio graduale

Samantha Harrington, founder di Driven Media, su Forbes racconta come all’inizio della sua attività di business abbia scelto di limitare la sua presenza social a Facebook, perché in quel momento era la piattaforma più appropriata visto il suo target di potenziali clienti (individuato nelle giovani donne tra i 18 e i 35 anni).

Utilizzava il social per informare amici e familiari circa la campagna di crowdfounding che aveva lanciato per finanziare la sua startup e, solo in un secondo momento, ha scelto di aprire un profilo anche su Twitter. Voleva far conoscere la sua realtà e sapeva che gli startupper e i giornalisti amano il social dei cinguettii. Fino poi a includere anche Instagram e Pinterest. Insomma, ha allargato la sua presenza social piano piano, via via che la sua realtà di business cresceva.

La scelta della piattaforma fa la differenza nel comunicare e diffondere il proprio brand e dirottare traffico sul tuo sito web. Ma non puoi usarli senza cognizione di causa. Individua i tuoi obiettivi e delinea il percorso necessario per raggiungerli. Scegli la linea editoriale dei tuoi post, sii costante nella pubblicazione (è ciò che più premia sui social) e preferisci sempre la qualità alla quantità.

Se dopo quest’articolo non hai ancora le idee chiare, allora parla con i tuoi clienti, chiedi loro quale piattaforma preferiscono o studia i competitor migliori del tuo settore, che canale preferiscono e prova a capirne le ragioni.