5 post Facebook più odiati del 2016

Ogni nuovo anno si apre con dei buoni propositi. Il nostro? Che nel 2017 spariscano quei post Facebook che alla lunga ci hanno annoiato durante il 2016.
Probabilmente, anche a te sarà capitato di condividere un post che rientra nelle categorie che stiamo per elencare. Finché si tratta di qualche caso sporadico, va anche bene. Il popolo di Facebook può anche tollerarlo. Ma quando vengono postati e ripostati in modo compulsivo, potresti rischiare di vedere il numero dei tuoi follower diminuire drasticamente.
Abbiamo spulciato il web alla ricerca dei post Facebook più odiati dagli utenti e ne abbiamo selezionati cinque, che hanno spinto anche noi a deselezionare l’opzione “segui” dai profili di amici e parenti.
Post su Facebook che non vanno giù: Selfie a go go
La moda dei selfie, lo sappiamo bene, impazza da qualche anno. Sul web ci sono decine di how to su come realizzare belle foto (anche noi te ne abbiamo proposto qualcuno), Snapchat e Facebook permetteno agli utenti di fare selfie all’interno di cornici a tema (in questo giorni su Messenger ci sono i temi legati al Capodanno).
Però, bisogna ammettere che qualche utente ha perso un po’ il controllo. Tutti noi abbiamo 2-3 amici che inondano la nostra home con post su Facebook di selfie a ripetizione. E qualcuno riesce a risultare davvero inappropriato. Abbiamo selezionato degli scatti pubblicati sulla Rete e qualcuno ci è sembrato davvero incredibile. Come quello della ragazza che si è scattata un selfie durante un funerale (davanti alla bara) o del tipo che stava rischiando di essere investito dal treno, per uno scatto sui binari.
O, peggio ancora, di coloro che, in una situazione di pericolo o difficoltà, pensano a scattare un selfie e a condividerlo sui social, piuttosto che prestare aiuto o chiamare i soccorsi.
Ma il selfie che più di tutti ci ha stufato, è quello fatto in bagno. Va bene che il make up è venuto particolarmente bene e vuoi condividerlo, ma almeno aspetta di essere uscita e fai la foto davanti a un drink.
Genitori orgogliosi e post dei propri figli
Anche in questo caso, il fastidio è legato all’over-sharing. Quasi tutti adorano i bambini, ma le foto a valanga possono alla lunga annoiare. Secondo uno studio realizzato da Nominet, in media un genitore pubblica quasi 200 foto all’anno del proprio figlio da 0 a 5 anni. Praticamente, al compiere del quinto compleanno, un bambino avrà circa 1000 scatti di lui che girano della Rete.
Paradossalmente, ormai se non pubblichi a ripetizione foto di tuo figlio, c’è chi si chiede se tu sia davvero un genitore attento e amorevole.
Ma al di là della noia che si può provare al vedere centinaia e centinaia di post su Facebook con foto di bambini che mangiano, che fanno il bagnetto, che dormono, o impegnati in qualsiasi attività più disparata, bisognerebbe ricordare i pericoli a cui i genitori espongono i propri figli con questi scatti. Si è parlato spesso infatti del possibile uso improprio delle foto di bambini pubblicate online, tanto che alcuni Paesi, come la Francia, stanno scegliendo di multare gli utenti che postano materiale che potrebbe potenzialmente prestarsi a un uso pedopornografico.
Ma poi, pubblicare così tante foto di un bambino contribuisce a costruirgli un’identità digitale su cui lui non ha controllo e senza il suo consenso.
Post su Facebook: vietato collegarsi tra le 13 e le 14
Leggere post su Facebook dalle 13 alle 14 significa ritrovarsi la home piena degli scatti del pranzo degli altri. Sono tanti gli amanti della cucina e i food blogger sono sempre più seguiti. Ma a tutto c’è un limite. Tutti sembrano voler condividere il proprio pasto, qualcuno non salta neppure un pranzo o una cena, sia che il piatto sia particolare sia che si tratti del merluzzo impanato surgelato e cotto al microonde.

Foto: @angiegeegee

Foto: @brunchboys
Ma anche per chi è in grado di realizzare un piatto che sembra uscito dalla cucina di Master Chef, potrebbe risultare per qualcuno fastidioso. Soprattutto per coloro che sono costretti a mangiare una scondita insalatina in ufficio (mentre guardano la foto del tuo pollo all’arancia e mandorle tostate).
Proporre la tua dieta alimentare in diretta live, quindi, potrebbe risultare eccessivo.
Post su Facebook più odiati: gli spoiler!
Questo è il post Facebook più odiato in assoluto da tutti gli appassionati delle serie televisive. È un odio quasi viscerale, che può portare anche alla rottura di relazioni tra amici e parenti. Non c’è niente di peggio che accedere a Facebook e leggere il finale della serie tv preferita nello stato di un altro utente.
Eppure ci sono alcuni che restano svegli fino alle 2 di notte per guardare una serie trasmessa in diretta sulla tv americana, per poi “spoilerare” la puntata sui social. Secondo alcuni studi psicologici, è un modo per sentirsi protagonisti, o per esercitare una sorta di controllo sugli altri, o finanche una forma lieve di cyber bullismo.
Se proprio non riesci a resistere e vuoi rivelare chi morirà nel prossimo episodio di Game of Thrones, almeno inserisci uno “spoiler allert”, che avvisi gli altri di non leggere. Di sicuro infatti, piuttosto che accedere con ansia ai social, molti utenti preferiranno non seguire più i tuoi post.
Ma secondo voi sono malata/psicolabile se mi vado a cercare gli spoiler da sola?
— ehy little blond!? (@moodygjrl) 26 dicembre 2016
Mi dimentico dove ho messo le cose importanti ma ogni spoiler anche piccolo e insignificante me lo ricordo per sempre
— ynnam (@yyynnam) 26 dicembre 2016
karma quando mi ripaghi per tutti gli spoiler non segnalati che avrei potuto fare in questi anni ma da brava persona non ho fatto?
— Elergumena (@mascaraeyeliner) 26 dicembre 2016
Il Grande Fratello delle coppie
Essere innamorati e vivere la vita in una dinamica di coppia può essere entusiasmante. A volte capita, però, che questo entusiasmo si riversi nei post su Facebook in misura eccessiva. E si finisce per postare ogni singolo momento vissuto insieme.
E così ci ritroviamo a conoscere ogni dettaglio di ogni singola uscita, regalo, o dichiarazioni d’amore reciproche (che i due si fanno magari seduti a cena allo stesso tavolo, ma con lo sguardo incollato al cellulare). Per poi passare alla scelta del tovagliato del matrimonio e a ogni singolo piatto mangiato durante il viaggio di nozze.
L’amore è una cosa bella, ma ci sono momenti che sarebbe opportuno viversi in intimità, senza l’ingerenza di migliaia di utenti. Uno studio realizzato dall’Albright College, ha coniato il termine “self-esteem” per indicare proprio quelle coppie che postano ogni istante della vita insieme sui social. Dietro a questo atteggiamento, in realtà, si nasconderebbe una bassa autostima che spinge una persona a pubblicare in modo insistente le foto della propria anima gemella in cerca di conferme.

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