La finanza ai tempi dei social

Ai tempi di Facebook, Twitter e LinkedIn, le dinamiche social sono inevitabilmente giunte a interessare e contaminare anche il mondo della finanza e degli investimenti, spalancando così le porte all’avvento di nuove possibilità, in primis per quanto riguarda lo scambio delle informazioni e la condivisione di consigli utili a migliorare le proprie strategie.
Poter contare su più punti di vista, pareri e previsioni significa aver accesso a prospettive differenti e differenziate, aiutando in questo modo a non focalizzarsi su una sola strada da seguire. In altre parole, strumenti di sharing evoluti possono costituire un valido alleato nella gestione del proprio capitale e nella pianificazione delle transazioni. Per muovere i primi passi in quello che può essere definito come un nuovo scenario nel management degli asset è anzitutto necessario conoscere quali sono le vie percorribili.
Si prendano in considerazione piattaforme come Estimize se si desiderano conoscere le previsioni relative all’andamento dei titoli sul mercato azionario. L’approccio impiegato per formulare le previsioni è duplice: da una parte l’uso di complessi e avanzati algoritmi che analizzano le performance passate, dall’altra l’aggregazione di intuizioni raccolte da analisti, trader e insider. Il risultato così ottenuto si rivela spesso di gran lunga più accurato rispetto a quanto prospettano i singoli esperti del settore, poiché facendo leva sulle opinioni di più soggetti si va a ridurre in modo significativo il potenziale margine di errore. Lo stesso fa ClosingBell, applicando un metodo collaborativo e condiviso allo stock trading, mettendo altresì a disposizione approfondimenti e notizie aggiornate in tempo reale.
Impossibile non citare anche StockTwits, la cui vocazione social risulta ben chiara fin dal primo sguardo all’interfaccia. Una piattaforma frequentata da centinaia di migliaia di utenti a livello globale, il cui compito è quello di aggregare informazioni, indiscrezioni e previsioni relative ai singoli titoli, provenienti da affidabili fonti interne. Lo stesso vale per investFeed.
Ci sono poi applicazioni come Openfolio che nascono con l’obiettivo dichiarato di soddisfare un’esigenza ben precisa: rendere la gestione degli investimenti un’attività alla portata di tutti, facendo leva sulle enormi potenzialità della tecnologia mobile per creare un filo diretto tra chi desidera far fruttare il proprio capitale e gli esperti del settore. Il tutto nel nome della trasparenza. Nvestly fa lo stesso, unendo inoltre i diversi account utilizzati per il trading e fornendo così una panoramica immediata sull’andamento generale, rendendo il tutto social mediante l’interazione con i propri contatti.
Come affermavano i latini, “scientia potentia est”, ovvero “la conoscenza è potere”. Una locuzione che ha origini profondamente radicate nel passato, ma certamente applicabile anche all’odierno mondo della finanza, poiché il modo migliore per ottenere risultati è comprendere quali siano le chiavi del successo di chi vi è già riuscito. Da questa premessa nascono app come iBillionaire e Covestor, che monitorano le mosse di investitori ed economisti di alto profilo per carpirne i segreti. Un simile approccio può tornare utile soprattutto a chi muove i suoi primi passi in questo ambito, avvicinandosi al trading e necessitando inevitabilmente di elementi base sui quali sviluppare una propria strategia.
Tutto ciò posto, va infine ricordato che tutti questi nuovi strumenti non garantiscono alcun risultato ed ogni investimento deve sempre essere fatto avendo piena comprensione dei rischi di mercato.
di Girolamo Stabile.

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