Socialcom Italia - Gennaio 23, 2017

Trend: il social dei teenager che non piace ai genitori

Monkey, l'app delle polemiche (e amata dagli adolescenti)

Hanno rispettivamente 17 e 18 anni e hanno già creato un social network a misura di teenager. Loro si chiamano Ben Pasternak e Isaiah Turner e il progetto che hanno lanciato prende il nome di Monkey.

Imprenditori a 17 anni

Si sono conosciuti su internet, quando ancora abitavano lontano, decisamente lontano: uno a Sidney, in Australia, e l’altro nel Sud del Maryland. Oggi, invece, vivono entrambi a New York.

Un grosso passo in avanti per i due che con il loro social network puntano in alto, fino a diventare “l’applicazione numero 1 al mondo”!

Pasternak, 17 anni, si era già fatto notare per l’app Flogg, una sorta di eBay per adolescenti che aveva come obiettivo quello di permettere ai ragazzi di disfarsi delle cose superflue.

Come funziona la video chat di Monkey

Monkey è un’app iOS che consente di trovare amici sul web in maniera casuale. Il meccanismo alla base del suo funzionamento è molto simile alla controversa app Chatroulette, lanciata nel 2009.

È molto semplice: la video chat, integrata a Snapchat, mette in contatto casualmente, e per pochi secondi, “gli amici di internet”. In quella manciata di tempo, e in base alle poche informazioni che vengono condivise, gli utenti devono decidere se diventare amici, per poter continuare la conversazione. Altrimenti, si passa a un altro contatto.

I dubbi e le polemiche sorgono proprio da questo meccanismo veloce e controverso che, come successo con l’app Chatroulette, potrebbe portare a proporre prevalentemente contenuti sessualmente espliciti. Il pericolo, è che dei ragazzi vengano adescati da malintenzionati (di cui il web è pieno, purtroppo). Monkey “è per una comunità estremamente ‘pulita’”, sottolinea Pasternak, nel difendere il suo progetto.

Lui e Turner hanno aperto un profilo su Snapchat per raccogliere i problemi segnalati dagli utenti.

I fondatori hanno anche spiegato che l’età media su Monkey è di 17 anni e che non saranno mai associati adulti con minori. Anche se il processo di iscrizione richiesto dall’app rende molto facile falsificare l’età.

Presto la chat sarà corredata di altri filtri nella scelta dei contatti, come età, sesso, luogo e hashtag.

Monkey, un nuovo modo di intendere l’amicizia…

Se dici qualcosa a un amico nella vita reale, la notizia si diffonde rapidamente, rischiando di creare pettegolezzi e drammi” spiega Turner. Su Internet, aggiunge il ragazzo, puoi dire cose che non diresti ai tuoi amici di scuola, nella vita reale. Puoi essere chi vuoi.

Questo è uno degli obiettivi di Monkey, ma è anche ciò che i fondatori pensano sulle relazioni nella vita reale e quelle strette sul web.

Non sappiamo ancora se il nuovo social per teenager avrà successo. Al momento, però,  l’applicazione ha raggiunto 215.000 utenti in circa cinque settimane e che, a partire da 16 gennaio, è 25esima tra le prime applicazioni di social networking su App Store.