Post efficace: 9 domande prima di scriverne uno

Molto spesso accade di incappare in brand che lasciano il profilo incompleto o non aggiornato, che non postano da mesi o che hanno una reattività bassissima ai messaggi. Una presenza mediatica incostante e incoerente, però, non comporta ritorni per la tua attività. Anzi si traduce in uno spreco di tempo. E così sfinisci per credere che la presenza sui social è inutile e che non porta benefici in termini monetari.
Questo accade quando non si sa bene cosa si sta facendo. La chiave è pianificare e programmare in anticipo i tuoi post, prima di pubblicarli. Come fare? Hubspot suggerisce 9 domande che dovresti porre a te stesso per capire se sei sulla strada giusta.
1. Che promuove il tuo post?
Il punto di partenza quando scrivi un post consiste nel chiarire a te stesso cosa stai facendo. Vuoi lanciare un prodotto, un evento, un report? Concentrarsi su cosa stai promuovendo ti fa gioco forza nella pianificazione dei tuoi contenuti. Non postarli a caso, ma delinea un programma, un filo conduttore che li leghi l’uno all’altro. Sii coerente e costante. Se hai più prodotti da lanciare durante l’anno, realizza un calendario in cui intrecciare i diversi piani, quasi come se fosse una staffetta. Ad esempio, se devi promuovere un report annuale, nelle settimane precedenti pubblica sul tuo blog uno stralcio, un estratto, un risultato tra i tanti descritti nel documento. È un modo per preparare il terreno in vista del grande lancio.
2. Quali sono i tuoi obiettivi del tuo post?
Una volta compreso cosa vuoi promuovere con il tuo contenuto, poniti degli obiettivi chiari da raggiungere. Ricorda, solo con degli obiettivi chiari puoi realizzare una strategia efficace e misurare i risultati del tuo lavoro. Jayson DeMers ci suggerisce su Audiencebloom delle metriche da tenere in considerazione per gli obiettivi social dei nostri post. Se vuoi generare traffico, ad esempio, devi misurare i visitatori unici del tuo sito web. Se miri a generare interazione con i tuoi follower, devi analizzare la quantità e la tipologia di commenti. Non esiste un post che funziona allo stesso modo per qualsiasi pianificazione. Ciò che importa è che sia coerente con l’obiettivo finale che ti sei posto di raggiungere.
Sempre Hubspot ci fa l’esempio di Greenhouse, una piattaforma specializzata in selezione del personale. Il team che si occupava del lancio si è posto un obiettivo chiaro con i suoi post: acquisire nuovi iscritti per la propria newsletter settimanale, The Modern Recruiter Roundup, per incrementare la popolarità del brand e della possibilità di acquisto del prodotto. Sulla base dell’obiettivo, e del target di riferimento, hanno pianificato una campagna con Twitter Ads. In un solo mese hanno incrementato gli iscritti del 15%. Sulla base dell’obiettivo finale (ovvero vendere il prodotto), hanno stabilito un obiettivo intermedio (ovvero aumentare la consapevolezza del brand), realizzato attraverso la scelta di incrementare la newsletter.
Definisci l’obiettivo dei tuoi post, così ti saranno chiari i passi intermedi che dovrai percorrere per raggiungerlo.
3. Post: qual è il target di riferimento?
Come già anticipato con l’esempio di Greenhouse, altro elemento importante è la definizione del tuo target. In quel caso erano i reclutatori aziendali di Usa e Canada. Ma quale è il tuo? Fai una descrizione accurata del destinatario finale di ciò che stai promuovendo. Intuisci le sue esigenze, gli obiettivi e il comportamento dei tuoi potenziali clienti. Ti aiuterà a scegliere il linguaggio da utilizzare per il tuo post, il tono, e anche la piattaforma giusta per raggiungerli. Mettettiti nei loro panni. Cosa cercano? Cosa migliorerebbe la loro vita? Secondo Hubspot l’82% delle aziende che si sono poste queste domande orientate al cliente, hanno visto avuto dei ritorni migliori.
4. Qual è il valore del tuo post?
Delineare le caratteristiche del tuo cliente potenziale ti aiuta a rispondere alla domanda successiva: “il post che sto proponendo genera valore?”. Ciò che condivi deve essere utile al tuo utente, offrirgli una soluzione per migliorare la propria vita o soddisfare una curiosità o un interesse. Quindi prima di postare un contenuto, chiediti se genera valore. Se la risposta è no, è più opportuno evitarne la condivisione. Però non limitarti a cestinarlo. Analizzalo e prova a capire cosa c’è che non va. Capisci cosa c’è che non va nei post che coinvolgono poco e che vengono condivisi meno. E soprattutto quali contenuti funzionano su quali piattaforme.
5. Post li differenzi per ciascuna piattaforma?
La domanda 4 ci conduce direttamente alla successiva. Hai un piano differenziato per ogni piattaforma? O spalmi indistintamente lo stesso post ovunque? Ogni piattaforma ha la sua utenza e quindi il suo linguaggio. Perfino delle fasce orarie distinte in cui c’è il picco delle visite. Devi tenerne conto per rendere il tuo post accattivante e far sì che raggiunga più persone possibili. Ma non persone a caso. Deve raggiungere il tuo target di riferimento. Meglio raggiungere 300 persone, di cui 250 rientrano tra i potenziali clienti, piuttosto che 1000, tra cui solo a 50 interessa ciò che proponi.
Scegli quindi la piattaforma più usata dal potenziale cliente e adatta il tuo post ad essa. Non tenerne conto rende il tuo contenuto inefficace.
6. Post sui social differenziati durante l’anno?
Oltre differenziare i tuoi contenuti sulla base della piattaforma scelta, è opportuno farlo anche in base a diversi periodi dell’anno. I consumatori adottano comportamenti diversi a seconda delle stagioni, soprattutto durante le vacanze. Secondo uno studio di Monetate, le aziende raggiungono un numero maggiore di nuovi clienti durante le vacanze, mentre il resto dell’anno i consumatori sono più inclini a scegliere le marche a cui sono più affezionati. È importante quindi definire una strategia, e con essa dei post ad hoc, per attirare nuovi clienti in prossimità delle vacanze. E soprattutto, fare in modo che questi nuovi clienti diventino abituali anche durante il resto dell’anno.
7. Hai un piano flessibile per i tuoi post?
Definire una pianificazione dettagliata per i tuoi post è fondamentale per raggiungere il tuo obiettivo. Ce lo siamo detti. Ma non commettere l’errore di seguirla in modo rigido e inflessibile. Tieni sempre un occhio aperto sul mondo attorno a te, i trend e l’attualità e cogli le opportunità che offrono. Fa in modo che il tuo piano sia abbastanza flessibile per aggiungere contenuti legati a notizie dell’ultimo minuto o inaspettate. E ovviamente tieni sempre pronto un pezzo originale da proporre in alternativa, in caso non salti fuori nulla che possa interessare alla tua promozione.
8. Quali sono i risultati che hai ottenuto in passato con i tuoi post?
Non c’è modo migliore per migliorarsi che guardare agli errori e ai successi realizzati. Cosa hai fatto bene? E cosa male? Perché? Anche se per qualcuno risulta complicato, analizzare il Ritorn on Investment dei social media è fondamentale per capire se si sta procedendo nella direzione giusta. Devi avere chiaro quale sia la piattaforma che funziona meglio per i tuoi post, a quali fasce orarie e che tipi di messaggi . Alcune piattaforme come Twitter e Facebook ti offrono i propri strumenti di analisi, e i risultati che ti mostrano possono aiutarti a ottimizzare al meglio i tuoi post. Guardando ciò che funziona e cosa no, capirai cosa evitare e su cosa insistere.
9. Post: Hai identificato gli influencer?
La fiducia è fondamentale. Quante volte ti è capitato di chiedere un consiglio a un amico o a un familiare, prima di acquistare qualcosa? Lo stesso vale per gli influencer, ovvero delle persone che vengono percepite come autorevoli nel settore di riferimento. I consumatori si lasciano condizionare molto dal loro parere. Basti pensare che il 49% degli utenti Twitter ammettono di fare riferimento a un influencer prima di comprare qualcosa, e si fidano della loro opinione anche se non li hanno mai incontrati nella vita reale. Ma questa è proprio la regola del gioco dei social media. Ed è per questo che molte aziende promuovono rapporti di collaborazione con loro per divulgare meglio i loro post.
Secondo Hubspot, molti brand ammettono di guadagnare 6,5$ per ogni dollaro che spendono per un influencer. Scegliere quello giusto però è una sfida importante. Ti sta rappresentando, e quindi assicurati che sia in linea con il tuo marchio e con i tuoi obiettivi

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