Social Media, 125 statistiche (mondiali) che tutti dovremmo conoscere

I social non sono tutti uguali. Non ci si improvvisa creatori di contenuti per Facebook, Twitter e LinkedIn se prima non si si sono studiate le peculiarità di ogni canale comunicativo. Ogni piattaforma è a sé e per avere successo bisogno conoscere alcune informazioni di base sulla propria audience (età e sesso, su tutte).
Ma anche modalità di fruizione, trending topic, contenuti con engagement rate più elevato e così via. SocialPilot ha raccolto 125 statistiche sui social media da conoscere nel 2016.
Ecco i punti salienti (un’infografica che raccoglie tutti i punti è disponibile alla fine dell’articolo).
Facebook ancora re indiscusso
Nel 2016, il social network di Mark Zuckerberg ha superato gli 1,6 miliardi di utenti in tutto il mondo: ci sono 500mila mi piace al minuto (sono 4.6 miliardi ogni giorno). Nello stesso lasso di tempo vengono inviati 150mila messaggi via Messenger, inoltrate 100mila richieste di amicizia e condivisi 1.3 milioni di contenuti.
Ogni giorno trascorriamo in media 21 minuti sul social di Menlo Park.
Un mondo sempre più mobile
La statistica più impressionante, che segna il calo inesorabile del desktop, è che il 79% degli utenti di Facebook naviga il social via mobile. E infatti il 75% delle revenue dall’advertising sono generate da mobile.
Su Twitter la percentuale è appena inferiore: il 78%. L’86% degli incassi ads del social provengono dal mobile.
Il 42% dei teenager ha l’app di Instagram sul proprio dispositivo mobile e il 41% degli utenti di LinkedIn accede al social attraverso lo smartphone.
Su Pinterest, invece, la percentuale degli utenti in mobilità è decisamente più bassa: 30%.
I social delle donne, i social degli uomini
Su Facebook la differenza è quasi nulla: gli utenti donna sono il 52%. Gli altri social network hanno distinzioni più marcate.
Le donne sono infatti il 55% su Twitter e addirittura il 71% su Pinterest. I maschi prevalgono invece su Instagram (51%) e su LinkedIn (54%).
Giovani e meno giovani
Le statistiche di SocialPilot non considerano ancora Snapchat che attrae una fetta consistente di giovanissimi, ma ci sono spunti interessanti sull’utilizzo che i Millennials fanno dei social media.
La fascia di età 18-29 costituisce il 34.5% degli utenti di Facebook, sostanzialmente in linea con Pinterest (34%). Questa generazione è più consistente su Twitter che arriva al 37%.
È invece molto più bassa la media di età su Instagram: il 53% ha tra i 18 e i 29 anni. E il 32 % dei teenager americani lo considera già come il social network più importante.
All’opposto, data la sua natura professionale, LinkedIn è il più “vecchio”: solo il 23% degli utenti qui è under 30.
Statistiche per social media manager
Su Facebook le persone preferiscono le fotografie e soprattutto, amano interagire con chi li interpella:
- I post fotografici ottengono il 179% di interazioni in più rispetto alla media
- I post che terminano con una domanda ottengono il 162% di interazioni in più
- Il 23% del traffico dei siti web (a livello mondiale) è generato da Facebook
- Ci sono 40 milioni di pagine attive per small business
Su Twitter vincono i link: l’86% dei tweet con un link hanno un livello di engagment più alto della media. Le immagini migliorano del 18% il click through rate dei tweet.
Per gli esperti di social media marketing nel settore del food, Pinterest è il canale che fa per voi: il 57% degli utenti interagisce con contenuti collegati al cibo. Esistono 100 milioni di bacheche sul food su Pinterest.
La peculiarità di Instagram sono invece gli hashtag: le foto che li hanno ricevono il 12% di interazione in più rispetto alla media. Ancora più importante, la geolocalizzazione: i post che ce l’hanno vedono schizzare del 79% l’engagement.
Chi vuole diventare un influencer nella propria nicchia deve invece spostarsi su LinkedIn: 3.5 milioni di professionisti seguono gli esperti del proprio settore sul social. Eccellente anche per le attività di marketing B2B: i marketer usano questo canale per condividere contenuti nel 91% dei casi. Cosa funziona di più su LinkedIn? I link: i post che ne contengono uno ricevono un’interazione del 200% in più alta.
Foto in evidenza: Yoel Ben-Avraham (Flickr)

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