Digital pr: cos’è e come diventare bravi manager nel settore

Digital pr: cos’è questa professione e come diventare un manager nel settore? Lo abbiamo chiesto a chi lo fa davvero, Jessica Malfatto, 27enne digital pr specializzata soprattutto nella comunicazione di startup.
Cos’è il digital pr?
«Il Digital PR specialist è un professionista che sa come interfacciarsi con diverse figure, (giornalisti, blogger e influencer), che è in grado di produrre contenuti (anche comunicati stampa) in ottica SEO, che sa studiare e costruire progetti dove vengono coinvolti blogger e influencer di un determinato settore, e che infine si occupa di gestire anche la comunicazione dell’azienda attraverso i canali social (includendo ovviamente tutta la parte relativa al monitoraggio della reputazione)» spiega Jessica Malfatto.
Ma ci sono anche altri modi per dare una definizione di digital pr?
«Oggi ci sono diverse definizioni di Digital PR specialist, alcune abbracciano una logica legata esclusivamente alla versione “virtuale” di un ufficio stampa classico, altre si concentrano solo su azioni di coinvolgimento di blogger e influencer per azioni di marketing, e altre ancora si estendono anche alla gestione dei canali social di un’azienda».
Quali sono le competenze di un digital pr?
«Un digital PR specialist dovrebbe avere un bagaglio di competenze tali da riuscire a comunicare in modo efficace i valori, i prodotti/servizi, la storia di un’azienda a più interlocutori, dal giornalista al blogger, dall’influencer all’utente di una community. Tutto questo senza concentrarsi su una comunicazione fine a se stessa, ma cercando di non tralasciare anche il risultato finale a cui l’azienda punta, ovvero la conversione (ad esempio, vendita, iscrizione a una piattaforma, download di un’app)».
Quali qualità deve avere un digital pr?
«Oltre ad avere uno zaino ricco di competenze (di cui abbiamo parlato nella prima domanda), di professionalità e di correttezza (che valgono in tutti i settori, se si vuole realizzare un ottimo lavoro), un digital PR specialist dovrebbe avere la capacità di entrare in empatia con le persone e dovrebbe essere in grado di “ascoltare davvero”.
Questi sono due aspetti fondamentali: “ascoltare davvero” significa riuscire a raccogliere gli elementi chiave della storia dell’azienda, dei suoi valori e dei suoi servizi/prodotti. Senza un ascolto reale e attento, nella comunicazione che verrà prodotta (che sia un comunicato stampa o un post su Facebook) non si riusciranno a trasmettere emozioni. La differenza a volte può essere minima e sottile, ma si tratta di un dettaglio che il destinatario del messaggio percepisce all’istante».
Come diventare digital pr?
«Credo che non ci sia un unico percorso per diventare Digital PR specialist, ma le strade possono essere diverse: ad esempio, un professionista che arriva dal campo giornalistico e che ha lavorato anche come ufficio stampa tradizionale, formandosi però su tutte le dinamiche del digitale, potrebbe diventare un Digital PR specialist».
Come si diventa bravi manager nel campo del digital pr?
«Come per tutte le professioni, la formazione deve essere continua: lavorando nel digitale non si può restare fermi dato che i cambiamenti sono continui e molto rapidi.
Per formazione intendo da un lato l’aggiornamento quotidiano su blog e magazine di settore (anche riguardo l’introduzione di nuovi strumenti utili per il proprio lavoro – es. tool di monitoraggio) e dall’altro la partecipazione a corsi (sia online che offline) che possono colmare tutte quelle lacune che si hanno in determinati ambiti».
Cosa può fare la differenza nella professione del digital pr?
«Essendo una professione non concentrata su un unico aspetto, avere una panoramica il più ampia possibile delle risorse, degli strumenti e dei metodi di lavoro può fare la differenza. Può fare la differenza, ad esempio, conoscere le dinamiche SEO, perché permette di offrire al cliente una “garanzia” aggiuntiva».
Come deve promuoversi sul web un digital pr?
«Un digital PR specialist dovrebbe avere un sito web (e anche un blog) in cui parlare del proprio metodo di lavoro, in cui mettere in evidenza i lavori conclusi che hanno ottenuto dei risultati e specificando quali sono i servizi di cui si occupa (mettendo in risalto, nel caso in cui non abbia determinate competenze, se ha la possibilità di affidarsi anche a collaboratori che possono completare il suo lavoro)».
Quanto può guadagnare un digital pr?
«Il guadagno di un digital pr credo che dipenda dall’esperienza accumulata, da quanti progetti e clienti si riescono a gestire contemporaneamente (e qui la questione legata ai collaboratori diventa fondamentale) e dal proprio posizionamento all’interno del mercato.
Si può partire da una fatturazione di poco più di 1.000 euro al mese, fino ad arrivare a 10.000 euro di fatturato, per un libero professionista».
Come giudichi finora la tua esperienza di giovane digital pr?
«Portando la mia esperienza, posso affermare che se si lavora con estrema professionalità e correttezza (e per correttezza intendo anche banalmente rispettare esattamente le scadenze che ci imponiamo o che ci vengono imposte) e a questo si uniscono delle competenze solide e in costante aggiornamento, allora i risultati, anche economici, arrivano».

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