I dipendenti di Amazon non hanno tempo di fare i bisogni, lo svela l’inchiesta di BBC

Che lavorare per Amazon possa essere un incubo lo abbiamo saputo da alcune inchieste del New York Times che hanno raccontato cosa sono costretti a subire i suoi dipendenti. Oggi un nuovo report della BBC torna sull’argomento e lo fa “infiltrando” un proprio giornalista tra i camionisti impiegati in agenzie che lavorano per la piattaforma di e-commerce.
Viene fuori un’immagine, ancora una volta, non proprio edificante che imbarazza i vertici di Amazon e il fondatore, Jeff Bezos.
Non c’è tempo per nulla, neanche per fare i bisogni
«Nel mio giorno come corriere per Amazon ho capito che cose come la stanchezza o il tempo necessario per i propri bisogni, non sono prese in considerazione da chi si occupa di stabilire i piani dell’azienda», spiega il giornalista di BBC, che si è infiltrato tra i corrieri di Amazon in un viaggio alla consegna di pacchi verso la città inglese di Bristol.
Il giornalista racconta che le richieste di essere sempre puntuali sono così pressanti che lui, come molti dei trasportatori con cui si è interfacciato, sono costretti a fare i loro bisogni in una bottiglia o in una busta, perché non hanno tempo per una sosta in bagno.
Per Amazon i contatti umani non devono esistere
Il giornalista racconta una sua esperienza diretta, quando ha provato ad aiutare una delle persone a cui stava consegnando un pacco, a portarlo dentro casa. A quel punto – scrive – uno dei supervisori di Amazon lo ha chiamato urlando perché “non doveva occuparsi del customer service ed essere gentile non era incluso nei suoi compiti”.
A questi due episodi se ne aggiungono altri gravi. Il giornalista raccoglie testimonianze di dipendenti di Amazon stanchi e costretti a guidare per ore per mantenere alti gli standard dell’azienda, mentre sono pagati al di sotto del minimo sindacale.
I ritmi sono così ossessivi che molti di loro non riescono a vedere i loro figli per giorni: «La parte più felice del mio lavoro è quando consegno pacchi ai bambini», spiega uno dei dipendenti perché per la frenesia del lavoro non vede suo figlio e la sua famiglia per giorni.
La denuncia del New York Times, prima della BBC
Come abbiamo anticipato, quella della BBC non è la prima voce che si scaglia contro le politiche di Amazon nei confronti dei dipendenti. L’inchiesta del New York Times ha raccontato di dipendente monitorati, anche quando vanno in bagno, di turni di orari massacranti, anche di 80 ore, e di licenziamenti “senza pietà” se non si rientra negli standard aziendali.
Un’altra bella gatta da pelare per Jeff Bezos, il fondatore, che sa bene quanto sia importante l’immagine per un business sulla Rete.

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