Hacker russi che hanno fatto vincere Trump reclutati sui social. Ora puntano alle elezioni tedesche

Web e social coinvolti in quella che si profila come una nuova Guerra Fredda. Hacker russi lavorano in accordo con il governo per modificare i risultati elettorali in Europa e in USA. Secondo l’accusa, un gruppo noto come APT 29 ha hackerato alcuni documenti privati del Partito Democratico americano, contribuendo alla vittoria di Donald Trump su Hilary Clinton. Gli stessi hacker starebbero lavorando per influenzare le prossime elezioni in Germania, che avranno luogo in estate.
Il report di FBI e del Dipartimento di Sicurezza che scopre gli hacker
Non solo solo ipotesi, come nei mesi scorsi, quando si parlava della regia occulta di hacker russi dietro alcuni episodi che hanno caratterizzato le ultime elezioni presidenziali americane. Un esempio, la diffusione delle email private di Hilary Clinton. L’operazione nota come Grizzly Steppe (ne parla Mashable) prova a dimostrare come hacker russi abbiano usato dei sistemi (inviare link che una volta aperti consentono l’installazione di malware da cui accedere) per rubare dati e file in possesso del Democratic National Comitee. Questo per ben due volte.
Le prove hanno portato ad alcune decisioni drastiche in queste ore. Obama ha cacciato 35 diplomatici russi dal Paese e ha applicato sanzioni dure nei confronti di due delle principali intelligence russe, il Gru e Fsb, organizzazioni che avrebbero fornito supporto al lavoro degli hacker, secondo il report dell’FBI. Secondo le accuse, i diplomatici avrebbero lavorato sotto copertura e agito in modo non conforme al loro ruolo. Hanno 72 ore di tempo per lasciare il Paese insieme ai loro famigliari.
La reazione di Putin non si è fatta attendere (ma è per ora morbida). Il presidente della Federazione Russa ha sempre negato il suo coinvolgimento, e per tutta risposta ha chiuso la scuola angloamericana a Mosca.
I migliori hacker reclutati sui social media
Un report del New York Times spiega come vengono reclutati gli hacker russi, che sono riconosciuti universalmente come le elite nel mondo dei crimini informatici. Le modalità sono le più svariate, dalle università sotto l’etichetta “lavori per studenti”, tra i cyber criminali che vengono liberati dal carcere e inseriti in programmi innovativi. Fino ai social media con forme di advertising mirate. La rivista americana svela come il Ministro della Difesa russo sia solito fare promozioni su Vkontakte, il maggiore social russo.
Chi dice no può essere costretto a scappare. Come Aleksandr B. Vyarya che racconta di essere stato chiamato dal governo per difendere il Paese dai cyber attacchi e aver ricevuto una proposta opposta, quella di far parte di un team di spionaggio. “Mi dispiace questo è contrario ai miei principi”, avrebbe risposto l’uomo che, avendo paura di ritorsioni contro la sua persona, ha scelto poi di lasciare il Paese.
Il prossimo obiettivo degli hacker: le elezioni tedesche
Il Financial Times racconta tutti i timori del governo tedesco per le prossime elezioni. C’è un precedente che spaventa. Risale al 2015 quando un gruppo di hacker russi ha attaccato la Bundestang rubando dati e informazioni segrete. Ancora una volta, la regia sarebbe quella di APT 28 con la collaborazione dei servizi segreti russi. Il governo tedesco ha reagito a quell’attacco creando una cyber unit, che dovrà occuparsi di evitare che le elezioni siano macchiate da interferenze esterne.
Secondo Stefan Meister, un esperto del settore della cyber criminalità, gli attacchi criminali online si servono dei social per manipolare le elezioni e fornire supporto ai gruppi populisti e a quelli euroscettici.
Che poi è la stessa accusa mossa nei confronti di Donald Trump, che ora ha una bella gatta da pelare. Amico di Putin, ci si chiede se, una volta insediatosi, deciderà di annullare le decisioni di Barack Obama. Intanto non si espone sulla questione. Chiede al Paese di guardare avanti e promette di incontrarsi con i servizi segreti.

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