Socialcom Italia - Marzo 3, 2017

Snapchat fa boom in Borsa, ma per gli esperti il titolo crollerà

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Snapchat vola in Borsa. Il primo giorno a Wall Street è stato da record: +45% sull’offerta iniziale. In pratica, il titolo che doveva inizialmente essere scambiato per 17 dollari, ha raggiunto quota 24,6 dollari. Un sogno per il fondatore Evan Spiegel che, tuttavia, deve difendersi dalle accuse di chi pensa che il social sia sopravvalutato (il valore di mercato è sotto i 30 miliardi) e il parere di alcuni analisti che prevedono un crollo a picco nei prossimi mesi.

Parte in Borsa come Twitter

Il debutto di Snapchat in Borsa segue la storia di Twitter, una scalata incredibile nei primi giorni. Poi sappiamo tutti come è andata a finire e le vicissitudini che il social dei cinguettii continua ad avere a Wall Street. Forse meglio partire lenti, come era successo per Facebook dopo la quotazione. Primi giorni preoccupanti e poi il boom nei mesi successivi. Ciò premesso, Evan Spiegel, il fondatore, si gode il successo iniziale e allontana le sirene di chi vede il social imboccare una strada pericolosa.

Per alcuni analisti crollerà del 58%

Spiegel dovrà fare i dovuti scongiuri di fronte all’analisi di Brian Wieser del Pivotal Research Group. Su Business Insider, Wieser spiega che il titolo andrà sotto del 58% rispetto all’offerta iniziale. L’analista motiva la sua previsione sulla base dei dubbi che spaventano diversi investitori. L’incapacità del social di crescere negli ultimi mesi, la concorrenza spietata di Instagram e i guadagni non ancora eccezionali del social, seppur in crescita: 404,5 milioni di dollari di revenue nel 2016, a fronte, tuttavia, di perdite di 514 milioni.

Intanto c’è chi diventa ricco con le azioni di Snapchat

C’è già una bella storia dietro l’IPO di Snapchat. Protagonista è una high school californiana, la Roman Catholic School, che nel 2012 ha avuto l’idea lungimirante di investire 15mila dollari su Snapchat. Oggi quello stesso investimento, dopo l’ingresso di Snapchat in Borsa, vale 2.1 milioni di dollari in azioni classe A.  Pare che l’investimento sia stato voluto fortemente da uno dei membri del consiglio direttivo dell’istituto convinto dalle sue figlie che erano già impazzite per l’app.