Zuck “fuori da Facebook”: la proposta shock degli azionisti

Alcuni azionisti di Facebook intendono togliere a Mark Zuckerberg la presidenza del consiglio di amministrazione. Malgrado gli ottimi risultati ottenuti nell’ultimo trimestre 2016 (8,81 miliardi di revenue) pare che non siano contenti del doppio ruolo che Zuck riveste come Ceo e presidente del social network.
Per questo è partita una petizione per “far fuori Zuck”, lanciata da 336mila persone, di cui 1.500 sono veri e propri azionisti del social network.
La petizione di SumOfUs
Dietro l’idea di SumOfUs, organizzazione per la protezione dei consumatori che ha lanciato la petizione, c’è una denuncia alla struttura organizzativa del consiglio approvata lo scorso anno da Facebook, che non sarebbe per nulla bilanciata. La proposta aveva previsto una serie di cambiamenti per consentire a Zuckerberg di mantenere il controllo di Facebook per molto tempo, malgrado l’impegno suo e di sua moglie di devolvere il 99% delle loro azioni per iniziative filantropiche in futuro.
Un’iniziativa che era già stata criticata da alcuni investitori perché conferiva un eccessivo potere a Zuckerberg, diminuendo lo spazio di manovra degli altri membri del consiglio, ma era comunque passata visto lo straordinario potere decisionale del fondatore all’interno dell’azienda.
D’altronde Facebook non è la sola azienda in cui Ceo e presidente coincidono. Tra queste ci sono Netflix, Tesla, IBM, Walt Disney, Amazon e Salesforce, solo per citarne alcune.
L’idea per dare più indipendenza al consiglio
Da qui è nata l’esigenza da parte di SumOfUs di cercare un modo per fornire un bilanciamento tra i poteri del Ceo e quelli del consiglio: «Ci vuole una persona indipendente alla guida, specie in un momento delicato per il social che affronta sfide come le fake news, la censura, l’odio che si diffonde sul social… », spiega Lisa Lindlsey, advisor di SumOfUs a Venture Beat.
Difficile che la proposta passi, visto il potere attuale di Zuckerberg che è il maggiore azionista dell’azienda e potrebbe facilmente porre il veto con l’appoggio di qualche investitore alleato. Il fondatore oggi controlla circa i tre quarti delle azioni (ovvero il 55% del potere di voto totale).
Se invece dovesse passare, un’altra figura si andrebbe ad affiancare ai membri dell’attuale consiglio di Facebook che vede alla direzione Susan Desmond-Hellmann, Reed Hastings, Erskine Bowles, Marc Andreessen e Peter Thiel.

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