Com’è cambiato il video advertising su YouTube

L’82,2% degli utenti online in Italia guarda video per circa 2m18s ogni mese e il video advertising arriverà a quasi mezzo milione di euro nel corso del 2016. La crescita stimata è del 34% rispetto all’anno precedente. Già nel 2015, era stata registrata una crescita del 25%. La Display advertising (banner e video) raccoglie la fetta principale (il 59% nel 2016) degli investimenti pubblicitari su Internet.
YouTube è uno dei canali privilegiati della pubblicità online e insieme agli altri Social Network, raccoglie circa i due terzi del totale del video advertising in Italia (con una crescita del 40%).
In che modo, oggi, la pubblicità video è cambiata rispetto al 2005, anno di lancio di YouTube? Quali sono le caratteristiche specifiche del mezzo?
Il video advertising è sempre più mobile
E quindi è sempre connesso. Ogni giorno, accediamo allo smartphone in media 150 volte al giorno e il 60% delle visualizzazioni su YouTube avviene tramite mobile. A livello globale, il 46% delle visualizzazioni dei filmati online nel 2015 sono state via smartphone o tablet. Nel 2014 erano ferme al 34%. Un cambio di passo evidente, che offre nuove opportunità alle aziende che sanno cogliere i vantaggi della comunicazione in tempo reale.
La priorità è diventata catturare l’attenzione quando l’utente ricerca informazioni online: quasi il 70% degli utenti viene influenzato dalle recensioni online prima di effettuare un acquisto.
Il video advertising è personalizzato
Sono le persone a fare l’advertising. L’enorme quantità di dati a disposizione per la profilazione degli utenti ha cambiato completamente i modelli socio-demografici utilizzati per la pubblicità offline. È possibile, oggi, misurare in tempo reale le preferenze dell’utente e decidere la propria strategia comunicativa in base a esse, personalizzando il messaggio e incrociando dispositivi e canali. Per catturare l’attenzione è essenziale offrire agli utenti i contenuti che desiderano: non è più tempo per la comunicazione unidirezionale. Il trend è evidente in tutto il mondo dell’advertising, non solo per gli spot filmati. Basta guardare le ultime mosse di Facebook: il social di Zuckerberg consente agli utenti una personalizzazione sempre più dettagliata delle proprie preferenze sugli ads.
Il video advertising è breve
I primi 100 brand al mondo utilizzano il formato TrueView, la possibilità cioè per l’utente di decidere se continuare a guardare un annuncio video oltre i primi 5 secondi. YouTube ha anche lanciato una forma di pubblicità specifica per il mobile: sono i Bumper Ads, annunci che durano appena 6 secondi.
Il video advertising è innovativo
Per attirare l’attenzione dell’utente, è necessario stare al passo con l’innovazione tecnologica. Innovazione che oggi sta nei video a 360° e domani sarà invece nella realtà virtuale.
Tra le innovazioni più recenti, c’è il programmatic creative, uno strumento utilissimo nella profilazione degli utenti. Si tratta di un sistema di creazione di adv basato sull’intelligenza artificiale, in cui l’utente finale vede un messaggio pubblicitario diverso in base alle proprie preferenze. Il contenuto dell’annuncio si adatta di volta in volta al target specifico: è infatti manipolato da un algoritmo, che riceve feedback a ciclo continuo per l’ottimizzazione del messaggio.

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