Black Mirror: Netflix lancia RateMe, l’app per recensire amici e familiari

Un punteggio da 1 a 5 stelle per classificare e giudicare le persone. No, non è solo una puntata di Black Mirror. Ma è da lì che viene l’idea. Netflix, che ha prodotto la terza stagione della serie tv originariamente creata per Endemol, ha lanciato il servizio RateMe, con cui assegnare punteggi ai propri amici e, eventualmente, spiegarne le ragioni in un messaggio.
Ecco di cosa si tratta.
L’idea da un episodio di Black Mirror
Per chi non la conoscesse, Black Mirror è una serie tv britannica creata da Charlie Broooker, 45enne autore satirico, sceneggiatore e produttore inglese.
Ogni episodio della serie tv è a sé: ha una trama propria, un cast diverso, registi diversi. Il filo conduttore di Black Mirror, però, è univoco. Lo “specchio nero” di cui si parla è lo schermo della tecnologia, su cui i protagonisti delle storie riflettono la propria umanità distorta.
Quanto più avanza il mondo dell’hi-tech, più gli utilizzatori diventano assuefatti. E i possibili effetti collaterali dei tale evoluzione vengono analizzati con ironia feroce. Detta così sembra un po’ inquietante e apocalittica. Lo è.
In particolare, nell’episodio primo della terza stagione, intitolato Nosedive e diretto da Joe Wright, Charlie Brooker ci racconta la storia di Lacie Pound, giovane donna di media estrazione sociale, in cerca di popolarità.
Nel mondo di Lacie, la popolarità è la ragione di vita di tutti (quasi tutti). Attraverso degli speciali smartphone, ogni interazione sociale può venire ‘stimata’ (rate) su un punteggio da 1 a 5 stelle. Se sorridi abbastanza al commesso che ti dà un caffè, ti beccherai 5 stelle. Se litighi con tuo fratello, potresti beccartene una. Ovviamente vengono valutati anche i post sugli immancabili social network.
Ogni membro di questo mondo ha poi delle speciali lenti a contatto hi-tech, attraverso cui può vedere il punteggio degli altri.
Se scendi al di sotto di un certo punteggio, ti sono precluse alcune azioni: non puoi andare al lavoro, per esempio. Il problema è però soprattutto di natura sociale: chi va sotto le 3 stelline viene discriminato.
Alle persone con punteggi molto alti, invece, vengono concessi vantaggi esclusivi: modelli d’auto più recenti, case migliori, sconti.
RateMe
Riproducendo la grafica e i suoni degli smartphone in Nosedive, Netflix ha lanciato un’applicazione web che riprende lo stesso concetto. Si chiama RateMe e citando le persone su Twitter è possibile assegnargli un punteggio da 1 a 5 stelline. Potete anche lasciare un messaggio di testo, ma è opzionale. È anche possibile guardare il proprio punteggio online.
Lo scopo di tutto questo? Probabilmente si tratta di una semplice trovata pubblicitaria. O forse Netflix vuole metterci in guardia: il mondo di Black Mirror non è così lontano da noi.
D’altronde, le recensioni online, già oggi, hanno una pesante influenza sul mondo del commercio e del turismo. È così difficile immaginare un futuro simile a quello di Nosedive?

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