Email fuori orario: “Sono lavoro e vanno retribuite”

La Francia mette al bando le email fuori dall’orario di lavoro. Nessun dipendente dovrà rispondere e nessun capo potrà inviare email, dopo le ore trascorse in ufficio. La legge che era stata annunciata a settembre è entrata in vigore ieri, come svela Fortune.
Come funziona la legge anti-email
Ognuno di noi ha il “il diritto alla disconnessione”. È un po’ questa la logica che ha portato il governo francese a approvare una legge per aiutare quelli che sono gli “work addicted”, ovvero quei dipendenti che continuano a lavorare, anche quando è terminato l’orario di lavoro, rispondendo, per esempio, alle email dei loro capi. La nuova legge si applica in particolare alle aziende con più di 50 dipendenti e prevede che ogni attività dei dipendenti fuori dall’ufficio vadano retribuite come straordinario. Quindi una email risponde a questo criterio. Benoit Hamon, l’ideatore della legge spiega che la legge è pensata per aiutarli a superare la sindrome da “iper connessione”: «Lasciano l’ufficio, ma non il lavoro. Restano attaccati al “guinzaglio elettronico”, come un cane», spiega Hamon.
Email: i benefici per aziende e dipendenti
Secondo una ricerca “il bando” alle email porterà benefici ai lavoratori, ma anche alle aziende, aiutando i dipendenti a essere più rilassati ed efficienti. Fortune riprende una ricerca di un gruppo di studiosi di Stanford che hanno dimostrato che lo stress sul lavoro ha costi incredibili sulle aziende e sulla società. Solo in America, parliamo di cifre che vanno tra i 125 e 190 miliardi di dollari l’anno, “prezzo” pagato in termini di spese sanitarie. Stiamo parlando di una percentuale dell’8% sul totale. La maggior parte delle vittime sono proprio quei lavoratori che sono costretti a rinunciare alla vita privata per le richieste pressanti del loro capo.
Ignorare le email e spegnere il telefono è un diritto
L’articolo in questione è il 55 della Loi Travail e nel dettaglio prevede che le aziende, che hanno esigenza di contattare i loro dipendenti al di fuori degli orari di lavoro, stringano accordi con i sindacati, oppure delle misure interne.
Un altro studio, questa volta francese, ha dimostrato che solo un manager su quattro smette di consultare email e telefono, quando in teoria dovrebbe riposarsi.
Per capire quanto i benefici di questa misura possano essere allargati alle aziende, basti pensare che tra i promotori c’è Bruno Mettling, che non è un sindacalista o un politico. Il manager è il vicedirettore di Orange, il gigante delle telecomunicazioni francesi, che ha accolto la misura considerandola come “un grande progresso”.
La Francia è il primo Paese a legiferare sull’argomento, anche se ci sono aziende che si sono mosse prima. Come la tedesca Dailmer, il brand che produce veicoli. Già dal 2014 c’è un servizio opzionale per i lavoratori che prevede la possibilità di cestinare direttamente le email che vengono inviate quando sono in vacanza, al posto della classica risposta automatica.

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