Socialcom Italia - Aprile 5, 2018

#SocialPoliticsDay. Le elezioni al tempo dei social: “Vince chi sa coniugare politica tradizionale e uso dei social media”

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Le ultime elezioni sono state definite le più social di sempre, nel nostro Paese. Ma come questi strumenti hanno influito sulle scelte dei candidati e, il 4 marzo, su quelle degli elettori/utenti? A queste domande si cercherà di dare risposta martedì 10 aprile 2018, a partire dalle 15.30, all’interno del Salone Angiolillo di Palazzo Wedekind, in Piazza Colonna, 366 a “#SocialPoliticsDay – le elezioni al tempo dei social: conversazioni e sentiment in rete spiegano perché gli italiani hanno deciso di cambiare tutto e cosa si aspettano dal governo che verrà”. Il convegno è organizzato da SocialCom – agenzia guidata da Luca Ferlaino, che da anni analizza i temi legati alla comunicazione digitale e alle sue diverse applicazioni – in collaborazione con Talkwalker, piattaforma di analisi dei contenuti della rete, e la storica testata romana “il Tempo“.

Accanto alla presentazione di una analisi condotta attraverso lo studio delle conversazioni in rete, gli ospiti discuteranno proprio sui temi suggeriti dal titolo dell’incontro: perché gli italiani hanno deciso di cambiare tutto e cosa si aspettano dal governo che verrà.

#socialpoliticsdayPerché gli italiani, con il loro voto, hanno deciso di cambiare tutto e cosa si aspettano dal governo che verrà: i temi della ricerca che presenteremo durante “#SocialPoliticsDay”. Le elezioni al tempo dei social”. Qual è la sua opinione in merito?

Gli italiani sono stracolmi di rabbia e delusione perché vedono le loro aspettative vanificate e osservano impotenti una grande nazione come l’Italia in pieno periodo decadente. Depredata delle professionalità migliori ma anche della speranza. Gli italiani al nuovo Governo chiedono di poter avere fiducia. Di non avere paura.

Quanto hanno contribuito i social media al risultato elettorale rispetto ai media main stream?
I social network sono oramai una vetrina cui non si può rinunciare. Attenzione. Non bisogna affidarsi solo ad essi perché sono molti i politici che hanno scambiato i “mi piace” o i retwett come voti. I social network hanno permesso a tutti di correre alla pari e i cittadini sanno distinguere tra chi è un politico da social, ossia solo chiacchiere, e chi attraverso i social trasmette quel che fa concretamente.
Oggi la politica è sempre più liquida e veloce: è la politica ad inseguire il feed dei social network o viceversa?
La politica non può essere solo liquida o social. Anzi. Noi stiamo privilegiando la politica nelle sedi, la militanza, il gruppo. Poi quel lavoro viene rilanciato tramite i social network. Vince chi sa coniugare politica tradizionale e uso dei social media.
Anche in comunicazione politica l’analisi dei dati diventa centrale, poiché riesce ad anticipare ed intercettare le tendenze della società più degli stessi sondaggi. Tuttavia, questo scenario pone una serie di interrogativi, come abbiamo visto nel recente caso che ha coinvolto Facebook. Cosa ne pensa?
I social network sono uno strumento che, come tale, può essere usato bene o male, ma dire che influenza le elezioni è spesso una semplificazione per giustificare una sconfitta.

I social network possono aiutare i partiti minori ad ottenere più consensi? Aiutano tutti i partiti, perché permettono a tutti di comunicare con i cittadini e gli iscritti e di valutare, al momento, gli umori della piazza.

Continueremo a discutere di questi temi – elezioni social, gestione dei social in politica, ruolo dei social network durante l’ultima campagna elettorale – martedì 10 aprile, durante “#SocialPoliticsDay. Le elezioni al tempo dei social”.

Per assistere all’evento è necessario accreditarsi inviando una email a info@socialcomitalia.com. Sarà, inoltre, possibile seguire il dibattito, anche sui social SocialCom: su Twitter, seguendo l’hashtag #SocialPoliticsDay ed il profilo @SocialComItalia, nonché in diretta video sulla pagina ufficiale di SocialCom, www.facebook.com/socialcomitalia.