Socialcom Italia - Aprile 4, 2018

#SocialPoliticsDay. Le elezioni al tempo dei social: “Ho destinato il 90% della spesa della mia campagna elettorale sui social. Ho speso poco e ho raggiunto migliaia di persone”

Image

“SocialPoliticsDay – le elezioni al tempo dei social: conversazioni e sentiment in rete spiegano perché gli italiani hanno deciso di cambiare tutto e cosa si aspettano dal governo che verrà”: questo è il titolo dell’evento organizzato da SocialCom – digital community guidata da Luca Ferlaino, impegnata nel monitoraggio, la valutazione e l’anticipazione delle tendenze nell’ambito della comunicazione digitale – in collaborazione con Talkwalker, piattaforma di analisi dei contenuti della rete, e il quotidiano “il Tempo“, che si svolgerà martedì 10 aprile 2018, a partire dalle 15.30, entro gli spazi del Salone Angiolillo di Palazzo Wedekind, sede della storica testata romana, in Piazza Colonna, 366.

Contestualmente alla presentazione di una analisi condotta attraverso lo studio delle conversazioni in rete, gli ospiti affronteranno un dibattito centrato proprio sui temi suggeriti dal titolo dell’evento: perché gli italiani hanno deciso di cambiare tutto e cosa si aspettano dal governo che verrà.

#socialpoliticsdayPerché gli italiani, con il loro voto, hanno deciso di cambiare tutto e cosa si aspettano dal governo che verrà: i temi della ricerca che presenteremo durante “#SocialPoliticsDay”. Le elezioni al tempo dei social”. Qual è la sua opinione in merito?

L’uso dei social ha disintermediato il rapporto tra cittadini e politica, permettendo a quest’ultima non solo l’opportunità di una più efficiente comunicazione, ma anche di un maggiore ascolto dei primi. Quel che è stato chiesto – in queste elezioni – e senz’altro un messaggio di cambiamento.
Quanto hanno contribuito i social media al risultato elettorale rispetto ai media main stream?
Hanno contribuito sicuramente più di quanto pensiamo. Per esempio, sui giovani: quale under 25 guarda il telegiornale? Quanti invece usano i social media per informarsi? Tutta quella fascia di popolazione ha usato i social e ne è stata, per forza di cose, influenzata.
Oggi la politica è sempre più liquida e veloce: è la politica ad inseguire il feed dei social network o viceversa?
I social, che sono fatti di persone, sono ancora più veloci della politica. Però a volte capita il contrario. Insomma, c’è una continua contaminazione.

Anche in comunicazione politica l’analisi dei dati diventa centrale, poiché riesce ad anticipare ed intercettare le tendenze della società più degli stessi sondaggi. Tuttavia, questo scenario pone una serie di interrogativi, come abbiamo visto nel recente caso che ha coinvolto Facebook. Cosa ne pensa?

Non mi spaventa l’uso dei dati a scopo pubblicitario. Facebook è gratuito proprio perché vende dati di comportamento. Ogni utente che si iscrive deve esserne consapevole. Nella comunicazione politica non ci sono e non ci saranno eccezioni. Io stessa ho basato il 90% della spesa della mia campagna elettorale sui social. Ho speso poco e ho raggiunto migliaia di persone.

Quanto contano i social media, nel suo lavoro quotidiano?

Noi utilizziamo i social per promuovere Genova come destinazione turistica e culturale. Ci avvaliamo anche dei “social ambassador” per tutti gli eventi più importanti della città: cittadini “influencer” che promuovono gli eventi e le iniziative più rilevanti. Ad oggi, possiamo dire di aver avuto molto successo.

Di queste tematiche – elezioni social, gestione dei social in politica, ruolo dei social network durante l’ultima campagna elettorale – continueremo a dibattere martedì 10 aprile, durante “#SocialPoliticsDay. Le elezioni al tempo dei social”.

Per assistere all’evento è necessario accreditarsi inviando una email a info@socialcomitalia.com. Sarà, inoltre, possibile seguire il dibattito, anche sui social SocialCom: su Twitter, seguendo l’hashtag #SocialPoliticsDay ed il profilo @SocialComItalia, nonché in diretta video sulla pagina ufficiale di SocialCom, www.facebook.com/socialcomitalia.