Socialcom Italia - Aprile 30, 2020

Aziende e distanza sociale: intervista a Tullio Camiglieri

distanza sociale

L’Italia e le sue aziende si preparano a ripartire con l’obbligo di adottare rigorose norme sanitarie e di distanza sociale.

Ne parliamo con Tullio Camiglieri, responsabile relazioni esterne di AST (Acciaierie Speciali Terni). L’azienda ha già ripreso le attività il 6 aprile seguendo tutti i dispositivi di sicurezza richiesti.

  • Dott. Camiglieri, Ast ha riaperto i battenti, ripartire seguendo tutti i dispositivi di sicurezza è stato complicato?

È stato sicuramente laborioso. Lo sforzo per adeguare uno stabilimento di queste dimensioni dotandolo di tutti i nuovi dispositivi previsti, non è un lavoro né rapido, né semplice. Aggiungiamo che di conseguenza sono cambiate molte regole che erano alla base della convivenza in un grande luogo di lavoro.

  • Avete lanciato un video in cui mostrate come sia stato messo in pratica dall’azienda il distanziamento sociale e non solo. Crede che il distanziamento sociale riuscirà a diventare un’abitudine con cui convivere per molto tempo?

Questo sarà il grande impegno dei prossimi anni, cambiare molte delle regole che hanno fatto sempre parte della nostra vita – Essere vicini per scambiarsi un saluto all’ingressi, negli spogliatoi, alla macchinetta del caffè, a mensa o spostandosi  in più persone con una sola auto-  È stato impegnativo dotare l’azienda di tutti i dispositivi di sicurezza, ma sarà ancora più impegnativo cambiare il modo di relazionarsi.

  • Secondo lei come deve affrontare questa nuova era il nostro Paese?

Trovando il giusto punto di equilibrio tra la tutela della salute e la necessità delle imprese di lavorare e di farlo nel massimo della sicurezza.

  • La riconversione digitale delle aziende è una tappa fondamentale, Ast in che misura l’adotterà?

Noi siamo un’azienda nata più di un secolo fa, la cui capacità di stare sui mercati nazionali e internazionali è stata legata anche alla capacità di cogliere e sapere interpretare le grandi trasformazioni. Il digitale è già parte della nostra storia e la caratterizzerà sempre di più, dalla possibilità di mettere in rete aziende dello stesso distretto, per ottimizzare le risorse, ridurre gli sprechi ed essere più competitive, fino allo smart working, che abbiamo tutti imparato a conoscere in questi mesi.

  • Riusciremo ad uscire da questa crisi, ripartirà l’economia se tutti rispetteranno le norme sanitarie?

Credo che non ci troviamo di fronte a una scelta, ma ad una via obbligata. La nostra storia è costellata di cambiamenti epocali: in campo sanitario, medico, scientifico, tecnologico e sociale, questo è uno di quei momenti.