Socialcom Italia - Gennaio 5, 2017

Cosa possiamo imparare da Ceres sui social

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Sono considerati dagli esperti del settore maghi nello sfruttare la notizia del giorno per creare dei contenuti divertenti ed efficaci per il loro brand. Stiamo parlando dei social media manager di Ceres, storico marchio di birra (la prima viene prodotta nel 1856) nella regione dello Jutland, a nord della Danimarca.

Sempre all’avanguardia sul fronte della comunicazione, dalle campagne degli anni novanta quando un fiume di birra inondava la città (la ricordi?), alla street art, e con l’avvento dei social la creatività si è spostata sui nuovi canali di comunicazione, affidata oggi alla BCube Italy, agenzia digitale milanese.

Perché Ceres è un successo

La chiave per capire il successo straordinario sui social della birra danese è “l’instant marketing” che Ceres sa fare meglio di altri. Ogni occasione, che sia un evento, un gossip, l’arrivo di un programma televisivo, o una festività, diventa l’occasione per parlare del brand e raccontare una storia, che diverte i quasi 700mila fan su Facebook, il social dove la birra ha il numero più alto della sua audience.

Qui alcuni esempi…

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Ma come fa ad ottenere così tanto successo? L’instant marketing non è di certo semplice. Bisogna agire in velocità e spesso il confine tra l’epic win ed epic fail può essere molto sottile. Bisogna giocare con la realtà, farlo con gusto, ridicolizzare senza offendere, parlare di sé senza sembrare troppo egocentrici. Mettere gli utenti al centro del mondo del brand, facendoli sentire a proprio agio.

La familiarità che emerge in ogni post

È proprio questo il senso del lavoro del brand che punta a trasmettere che brand e follwer costituiscono insieme un’unica, affiatata, grande famiglia. Ogni post deve raccontare qualcosa che l’utente conosce, una storia che gli è stata raccontata, riproposta secondo canoni singolari e ribaltamenti della realtà. L’esempio di Babbo Natale a questo proposito è perfettamente in linea con quanto detto.

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L’idea, come hanno spesso dichiarato i social media manager del gruppo è quella di riportare sui social l’atmosfera di una birra che si beve in strada, da compagnia, da serata all’aperto.  La mission del gruppo sembra essere proprio questa: restare coerenti con loro stessi.

Un’agenzia che è una redazione

Trovare l’argomento giusto, modificarlo in corso d’opera, adattarlo al “mood” del web, richiede un lavoro molto agile che fa somigliare il gruppo a una redazione piuttosto che a un’agenzia. L’elasticità è alla base delle loro strategie. Un approccio, d’altronde, necessario nel mondo dei media dove tutto cambia rapidamente, metriche di Facebook, Twitter, le inserzioni a pagamento di Instagram.

“La presenza di un brand sui social media è una beta continua”, spiegano. Una lezione che possiamo condividere a pieno.

Un caso di successo straordinario

Per capire il successo del brand sui social, basta un caso su tutti. Protagonista è un utente, Claudio Ponticelli che frustrato dalla mancanza di aria condizionata in piena estate su un freccia rossa, twitta…

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Ceres risponde e chiede a Claudio se gli sarebbe piaciuto ricevere una Ceres ghiacciata appena sceso dal treno. Ecco lo scambio di battute:

«Sono sul 9639 in arrivo a Termini alle 17.55». Promessa: «Resisti, #ceres ci sarà».

E Ceres c’era ad attendere Claudio con iPad e tre birre. Selfie di rito sui social ed epic win.

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