La bufala che stava per scatenare la guerra

Bufale online: cosa succede se a “cascarci” sono anche i ministri? La faccenda diventa estremamente pericolosa, ovviamente. Quello delle false notizie sulla Rete è un problema quotidiano, che potrebbe minare alle fondamenta il sistema democratico. Non esiste un elettorato consapevole senza un’informazione libera, accurata e affidabile. Su Facebook, Google e Twitter, però, si diffondono troppo spesso bufale che diventano immediatamente virali, raggiungendo milioni di persone in pochi clic. E a poco contano smentite e debunikng: ormai il danno è fatto.
Se poi a crederci sono anche Ministri della Difesa, come è accaduto al pakistano Khawaja Asif, la situazione degenera. Fino ad arrivare a un passo da una guerra nucleare.
“Israele distruggerà il Pakistan”
Come informa Haaretz, quotidiano israeliano, la vicenda è partita da AWD News, noto portale pieno di “storie” su complotti e notizie false, con base a Berlino. Un sito che si era reso noto qualche mese fa, dopo aver dato la notizia dell’omicidio della Regina Rania di Giordania, da parte del suo consorte, il Re Abdullah II bi al-Hussein per una presunta storia di infedeltà. Inutile dire che la regina è ancora in ottima salute. In un’altra occasione, ha sostenuto che c’era in cantiere un tentativo di assassino ai danni di Trump, organizzato nientemeno che dalla CIA.
AWD News, il 20 dicembre, lanciava questo titolo:
Israeli Defense Minister: If Pakistan send ground troops into Syria on any pretext, we will destroy this country with a nuclear attack
Il Ministro della Difesa Israeliano: se il Pakistan invia truppe di terra in Siria, per qualsiasi ragione, distruggeremo il Paese con un attacco nucleare
Questo titolo a effetto conteneva in realtà almeno due notizie false. Innanzitutto si tratta dell’ex ministro della difesa israeliano, Moshe Ya’alon, e non di quello attuale, Avigdor Lieberman. In secondo luogo, secondo Haaretz, Ya’alon non avrebbe in realtà mai pronunciato quelle parole.
Se a questo aggiungiamo che Israele ha da tempo dichiarato la propria neutralità in Siria, comprendiamo che si tratta evidentemente di un articolo deliberatamente falso e provocatorio.
La risposta del Pakistan
Tre giorni dopo è arrivata la reazione di Khawaja M. Asif, Ministro della Difesa (stavolta quello vero) del Pakistan, che su Twitter ha risposto alle presunte dichiarazioni di Ya’alon.
Israeli def min threatens nuclear retaliation presuming pak role in Syria against Daesh.Israel forgets Pakistan is a Nuclear state too AH
— Khawaja M. Asif (@KhawajaMAsif) 23 dicembre 2016
“Il ministro della difesa israeliano minaccia ritorsioni nucleari presumendo un intervento pakistano in Siria contro il Daesh. Israele dimentica che anche il Pakistan è una potenza nucleare”, leggiamo. (Daesh è un altro dei nomi con cui è conosciuto l’ISIS). Lasciando da parte per un attimo la preoccupante deriva di chi annuncia programmi nucleari su Twitter (l’aveva fatto anche Donald Trump, ricordate?), stiamo parlando di un ministro di uno Stato sovrano che prende per buona una notizia falsa e minaccia una risposta armata contro un altro Stato sulla base di essa.
Il Ministro Asif è stato successivamente preso in giro dai suoi concittadini per il tweet. «Il nostro programma nucleare è una faccenda troppo seria per essere lasciata nelle mani di politici Twitter-dipendenti», ha detto Nusrat Javeed, volto noto del giornalismo televisivo in Pakistan.
Israele risponde
Per calmare gli animi, il Ministero della Difesa israeliano è intervenuto direttamente su Twitter, il 24 dicembre. Con l’account ufficiale del dicastero, @Israel_MOD:
@KhawajaMAsif The statement attributed to fmr Def Min Yaalon re Pakistan was never said
— Ministry of Defense (@Israel_MOD) 24 dicembre 2016
“La dichiarazione attribuita all’ex Ministro della Difesa Min Yaalon riguardo il Pakistan non è mai stata detta”, leggiamo. E ancora:
@KhawajaMAsif reports referred to by the Pakistani Def Min are entirely false
— Ministry of Defense (@Israel_MOD) 24 dicembre 2016
“Le notizie a cui il Ministero della Difesa Pakistano si riferisce sono completamente false”.
Il Natale 2016 sarà ricordato, tra le altre cose, come quello che ci è quasi costato una guerra nucleare a causa di una bufala e di un tweet.

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