Socialcom Italia - Febbraio 3, 2017

Anche Facebook ha il suo motore di ricerca per foto

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Facebook introduce nuove funzionalità per la ricerca delle immagini. Proprio come succede oggi su Google, le foto di amici e pagine sul social network diventeranno ‘ricercabili’: basterà inserire la keyword desiderata nel motore di ricerca già presente, per ottenere risultati in linea.

Ecco come funziona la nuova feature.

Cosa cambia

Finora potevamo cercare le foto dei nostri amici su Facebook basandoci solo sul testo della didascalia inserito nel post o dai tag. Oggi l’algoritmo del social di Zuckerberg ha imparato a “leggere” le foto. Il software analizza cioè automaticamente le immagini caricate dagli utenti, assegnando a ciascuna una serie di keyword, in base agli oggetti e alle persone che si trovano dentro.

Ecco qualche esempio, direttamente dalla pagina degli sviluppatori del social:

Tra gli esempi di ricerca troviamo dei luoghi, come il Yosemit National Park. Eventi, come la marcia delle donne. O anche oggetti, come i vestiti da sposa.

La nuova feature è nata attraverso la piattaforma di Intelligenza Artificiale di Facebook, denominata Lumos. Si tratta di un software di deep learning, in grado di imparare in autonomia a leggere le immagini attraverso un elaborato sistema di riconoscimento. Alle immagini, poi,  applica dei termini in base a ciò che vede, rendendolo così ricercabili. Il software era stato implementato inizialmente per aiutare le persone non vedenti o ipo-vedenti a comprendere il contenuto delle fotografie dei propri amici, attraverso degli specifici strumenti di lettura ad alta voce dei testi.

Ovviamente non è un processo totalmente automatizzato: i creatori di Lumos hanno dovuto inserire una serie di dati per “insegnare” alla piattaforma come imparare e cosa cercare nelle foto. Un processo che continua, con il perfezionamento dell’analisi. Per iniziare il processo, un intero team ha dovuto etichettare 130mila contenuti dal social (manualmente).

The Verge ha provato a testare il nuovo Graph Search anche per concetti astratti, come creepy (raccapricciante). E la ricerca sembra funzionare anche in questo modo:

The Verge

Per ora la funzionalità è disponibile solo per gli utenti statunitensi, sia da mobile che da browser. Presto, però, potrebbe essere estesa al resto del mondo.

I prossimi step

Come suggerisce TechCrunch, il nuovo Graph Search potrebbe diventare una nuova occasione di monetizzazione per Facebook. Mettiamo per esempio che un utente cerchi ‘camicia’ e trovi la foto di un modello che gli piace in maniera particolare. Mettiamo poi che la ricerca sia collegata al Marketplace, piattaforma interna al social per vendere e comprare. Ecco che l’utente potrebbe acquistare direttamente sul social, senza uscire mai da Facebook.

Per quanto riguarda lo sviluppo del software di Lumos, l’azienda di Mark Zuckerberg sostiene che presto la funzione potrebbe essere estesa anche ai video.