Facebook ti nasconderà info importanti sui post: ecco quali

Tutti sbagliamo su Facebook. Social media manager di importanti aziende, professionisti che usano i social per il proprio personal branding, semplici utenti. Chi prima, chi poi, tutti facciamo errori. Per questa ragione, Facebook ha dato da diversi anni la possibilità di modificare i post, anche dopo la pubblicazione (un’opzione che presto dovrebbe arrivare anche su Twitter).
Qual è la novità? Fino a qualche tempo fa, l’utente o la pagina che modificavano un post erano ‘condannati’ a farlo sapere ai propri follower: questi infatti vedevano immediatamente se era stato editato oppure no, grazie alla dicitura ‘Modificato’. Già da diverso tempo, a quanto pare, non è più così…
La modifica non è più evidente
Secondo quanto riporta Mashable, Facebook ha modificato tale aspetto dei post in bacheca. Non scompare del tutto la possibilità di rilevare gli status modificati, ma diventa più difficile rendersene conto.
Ecco come compare il lancio di un link su Facebook effettuato da un noto giornale online italiano:
Dal post non appare alcuna dicitura evidente che segnali avvenute modifiche da parte del Social media editor che l’ha lanciato (abbiamo oscurato solo il nome e il logo della testata). Come fare quindi a scoprire se è stato effettuato un lavoro di editing? Bisogna cliccare sulla ‘freccetta’ delle opzioni, in alto a destra. Comparirà un menù a tendina di questo tipo:
Tra le varie opzioni, abbiamo anche “Visualizza cronologia modifiche”. Cliccandoci, si aprirà una finestra pop-up di questo tipo:
Sotto la dicitura ‘Cronologia delle modifiche’, compaiono in successione le modifiche effettuate, il tempo trascorso dall’editing e quanti mi piace hanno ricevuto le diverse versioni del post.
Perché è importante?
Contattata da Mashable, la dirigenza di Facebook ha ricordato che si tratta di un aggiornamento introdotto già un anno fa. Il nuovo sistema di visualizzazione delle modifiche non era però disponibile alla maggior parte degli utenti del social. Oggi la situazione sembra diversa.
Ma perché è importante? Secondo Mashable, la maggior parte delle volte il lavoro di editing sui post è regolare amministrazione: piccoli errori di battitura, sviste grammaticali, stati che non riflettono pienamente il proprio pensiero.
Però, argomenta il sito americano, «nascondere l’etichetta ‘Modificato’ dai post elimina una delle funzioni che fornivano un po’ di trasparenza al nostro comportamento online. Una modifica che fa sorgere importanti dubbi etici: Dovremmo avere o no il potere di riscrivere i nostri errori, in maniera istantanea, allo scopo di preservare la nostra immagine online?».
Immaginiamo il caso di un politico o di un’istituzione che scriva una cosa palesemente falsa, per il proprio tornaconto (o per semplice faciloneria). In quel caso la trasparenza non dovrebbe essere massima?

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