Twitter lancia lo streaming in diretta: è la fine di Periscope?

“Stiamo rendendo più semplice condividere ciò che succede nel tuo mondo“. Con questo tweet, il social network di Jack Dorsey si lancia nel mondo dei video in diretta, a più di un anno dell’implementazione della feature su Facebook.
We’re making it easier for you to share what’s happening in your world. Now you can #GoLive on Twitter!https://t.co/frWuHaPTFJ pic.twitter.com/Xpfpk1zWJV
— Twitter (@twitter) December 14, 2016
Finora la possibilità di aggiungere video in diretta era prevista solo attraverso Periscope, app per filmati online che spariscono in 24 ore, che la stessa Twitter ha acquistato a inizio 2015 per 50 milioni di dollari. Con il lancio di #GoLive, gli analisti prevedono ormai la fine del servizio Periscope, che probabilmente verrà cancellato dagli app store.
#GoLive: come funziona il live streaming di Twitter
Il processo per creare video live su Twitter è stato semplificato in maniera radicale. Se fino a ieri era necessario scaricare sia l’app del social, sia quella di Periscope e avviarle contemporaneamente sullo smartphone, oggi è possibile attivare lo streaming direttamente da Twitter.
Basta andare nella scrittura del Tweet e cliccare sull’icona della fotocamera. A questo punto compariranno tre opzioni:
Cliccando su ‘In Diretta’, comparirà una nuova schermata che introduce la nuova funzionalità live:
Cliccando su ‘Ok, capito’, si arriverà all’interfaccia per video live vera e propria. A questo punto è possibile inserire un titolo per la diretta, calibrare l’immagine secondo le nostre esigenze e partire cliccando su ‘Vai in diretta’:
Come avviene su Facebook, i follower su Twitter possono interagire con la diretta, inviando risposte e ‘cuoricini’ (i mi piace del social di Dorsey).
«Un aggiornamento che porta la funzionalità live direttamente in Twitter», spiega Sara Haider, software engineering manager del social. «Crediamo che tutte le conversazioni saranno migliorati dallo streaming live».
Che fine fa Periscope?
Dopo l’annuncio della chiusura di Vine, social network di condivisione di video lunghi 6 secondi, acquisita da Twitter nel 2012, molti analisti prospettano un destino simile anche per Periscope.
Come fa notare TechCrunc, l’applicazione era già in caduta libera nei download effettuati sul’app store di iOS: a gennaio era 23esima nella classifica delle più scaricate. Lo scorso weekend è precipitata drasticamente fino alla posizione numero 441.
Con l’integrazione delle feature di Periscope all’interno dell’app di Twitter non c’è più alcuna ragione per scaricarla. E probabilmente è destinata a sparire del tutto.

Fonte: TechCrunch
Secondo le analisi di TechCrunch, si tratta di una fine annunciata. Facendo un parallelo con l’acquisizione di Instagram da parte di Facebook, il sito americano traccia le cause che porteranno alla rapida conclusione dell’esperienza di Periscope.
1. Nessuna community
Mentre Instagram era un social da 35 milioni di utenti registrati al momento dell’acquisizione, Periscope era ancora in fase di pre-lancio. Non aveva quindi una user-base da cui partire per costruire il proprio successo come app indipendente.
2. Mancata differenziazione
Anche se Facebook aveva già opzioni per la condivisione di fotografie, Instagram si distingueva per alcuni aspetti fondamentali: i filtri per esempio. Soprattutto, il social fondato da Zuckerberg fa comparire le immagini in bacheca attraverso un algoritmo automatico. Cosa che su Instagram è completamente inesistente. Ecco perché aveva senso tenere i due canali separati. Twitter, invece, al momento dell’acquisizione di Periscope non aveva alcuna funzionalità per i video in diretta: l’integrazione ‘forzata’ all’interno del social era inevitabile.
3. Forte competizione
Nel momento in cui Periscope viene lanciata, c’è già un’app con funzionalità simile: Meerkat, pioniera del settore. Periscope era all’epoca molto simile, ma era più efficiente e intuitiva. Nel frattempo, però, è arrivato Facebook Live, a sbaragliare i piani: come si può competere con una superpotenza da 1,6 miliardi di utenti?
4. Non per tutti
Mentre le funzionalità di Instagram sono estremamente semplici e intuitive – fare una foto, aggiungergli filtri e hashtag, pubblicare – il live streaming non era (e non lo è ancora), altrettanto popolare. Per essere davvero efficace richiede delle specifiche competenze e attrezzature. Molte persone non si sentono in grado di trasmettere con una certa regolarità. È difficile immaginare Periscope come un’app ‘must-have’, da avere a tutti i costi.

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